mercoledì 6 luglio 2011

MENO MALE CHE GIORGIO C'E'...

Deve essere una gran fatica fare bene il Presidente della Republica. Pensate a questi giorni: sul suo tavolo gli arriva il testo della manovra finanziaria e Napolitano ci scova il codicillo salva Fininvest. Uno normale vede una cosa del genere e la prima cosa che gli viene in mente è prendere a ceffoni il Presidente del Consiglio. Ma non si può fare e soprattutto lui, il Presidente della Repubblica, non può farlo. Però Napolitano si muove e, come il Lionel Messi dei giorni migliori, si muove felpato e sicuro, tra prerogative istituzionali e difese costituzionali, fino a "costringere" Berlusconi a ritirare la vergognosa norma . Bisognerebbe riconoscere che se l'Italia gode ancora di un minimo di dignità e di credibilità nel mondo è soltanto perchè ai vertici dello stato c'è un anziano gentiluomo di nome Giorgio Napolitano. Che non solo mastica di politica come pochi , ma che conosce bene il legame indissolubile tra impegno politico ed etica. Che sa bene cosa significano  interesse generale, bene comune o responsabilità pubblica. Questioni del tutto sconosciute a Berlusconi e ai suoi uomini, che volevano inaugurare il primo giorno del "partito degli onesti" con una bella truffa da 20 milioni di euro. Meno male che Giorgio c'è...

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